domenica 13 settembre 2009

Guardia

Guardia


Lentamente,
la pozza va riempiendosi.
Prigioniera,
goccia a goccia
rabbrividisce nella pioggia.

Tremano gli aruspici sui loro merli,
e nell'attesa
la guardano crescere.
Rosso d'orizzonte
la screzia di sangue.

Tremula
vi si specchia la luna.

sabato 12 settembre 2009

"Mesori"

"Mesori"


Ti prego, perdonami.
Abissa il capo tra le ceneri
e lasciati cospargere dal cedro,
dagli aromi del viaggio.
Sulle onde di un Nilo lontano
abbandonami, e di me
non ricordare più nulla.
Non conservare nei vasi
nemmeno un frammento d'addio.

Sulla discesa al tramonto
planano lente le ombre dell'Ibis.
Tra i radi fiori del campo
palpita la messe,
si specchiano le stelle.

Adorna,
li sognerai crescere.

A...

A...


Quando ti ritroverò
finalmente
sarà per baciarti.

Per stringerti
senza paura di perderti,
e bruciare nel vento
ogni ricordo.

Potrò tenerti
con me oltre il mattino
a respirare il mare
nella brezza delle partenze.
Ci saranno ulivi
a germogliare dalle rocce
e battiti lontani
di bandiere contro il sole.
Sarai felice
come sono felici i bambini
al risveglio in estate.

E non avremo più freddo
tra le pieghe della notte

giovedì 10 settembre 2009

Esecuzione

Esecuzione


Su tutti gli sguardi
l'occhio delle nubi s'è aperto.

Sospeso, tremante,
un enorme sospiro ristagna
in un mondo di volti.
Ammanta in silenzio
l'attesa atterrita.

E nell'ultimo istante
non sono che ultimi istanti
mai giunti.
Non sono che amori
non diventati ricordo.
Non sono che giorni.

Con il giudizio
laverà la pioggia il sangue.
Ma nell'ultimo fiato,
infiniti profumi

mercoledì 9 settembre 2009

Bandiera

Bandiera


Piegata, abbassata
sogna la bandiera della guerra conclusa.
Rassegnata grandezza divina,
l'abbagliante sconfitta sulla polvere
senza eguali ora svetta
silente.

Nel cielo
solo i corvi restano in volo

L'amore finito

L'amore finito

Di tutta la nostra guerra
è rimasta la luna.

Impudica.
Ammantata d'alone vago
e nessuna nuvola,
sul silenzio respira.

Aperta,
la porta abbandonata.

Esilio

Futuro

Abbiamo dimenticato,
abbandonato per soffrire
e punirci
ogni luogo d'affetto.

E quando ti alzasti
per osservare in ultimo la città di sale
non piangevi
che rospi e rimorsi corrosi.

Una nuova antica casa abbiamo.
Sulle acri volute di fumo
s'alzano nostri i silenzi

La città nella tormenta

La città nella tormenta


Come piangi,
in questa notte di gelo.

Scossa dalla pioggia
incapace d'alzarti,
giaci sola nel fango del perdono.
E ora ti calpestano i piedi
di pellegrini ignoranti.

Ma non impariamo.
Cinti di corone d'elemosine
nel costruir rovine nuove,
non chiniamo il capo
innanzi ai nostri peccati.

Stringimi la mano
e affoga con me nell'inverno.
Tra i conquistati
in te m'inchino:
alla sconfitta,
al ritrovato coraggio d'esistere.

martedì 8 settembre 2009

A mio padre

Per C.


Più d'ogni cosa di te
ricorderò gli occhi.

Quando nel nero riflettevi il nero
del cielo coperto di corvi
e ti amavo.
E nella notte ti dirigevi certo
lungo la strada che non vedevi,
e seguivamo.

Hai saputo il destino
come il fiume sa il mare
nella corsa a raggiungerlo;
adorato tiranno e profeta,
navigatore nella nebbia
sei stato.

I conquistati

I conquistati

Come piangi,
in questa notte di gelo.

Scossa dalla pioggia
incapace d'alzarti,
giaci sola nel fango del perdono.
E ti calpestano i piedi
di pellegrini ignoranti.

Troveremo umiltà
nella vittoria dei sopravvissuti?
Sapremo cingerci con
corone di elemosine?

Stringimi la mano
e affoga con me nell'inverno.
In te m'inchino alla sconfitta,
al ritrovato coraggio d'esistere.

Al mio vincitore

Al mio vincitore

Lo sguardo indimenticato,
sue le iridi di luce.
Nel buio la perfezione
e nostra era la notte.
L'albero solo respirava.

Ed il lago argenteo non esisteva,
si rifletteva su stelle disperse,
ovunque senza colore
eterno splendeva.

E tutto è sempre,
e dentro di noi.

lunedì 7 settembre 2009

La città natale

La città natale

Ancora mi prendi
e non chiedi.

Invecchiata, abbandonata,
rovinata di amanti infedeli,
coi piedi nudi ti troverò addormentata.
Nel tuo mare di roccia e di sale
sarai principessa svelata,
e sulla spiaggia la notte
canterai l'inno crudele.

Colorata dell'odio screpolato
mi culli sul tuo seno divelto,
e di nuovo ritorno
incapace d'andare.
Per guardarti dormire.

Dal tuo trono di vento,
benedicimi.
 

Nosh'taar © 2008. Chaotic Soul :: Converted by Randomness